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IMOLA: CITTÀ A MISURA D'UOMO
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Biblioteca Comunale

Via Emilia 80

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La Biblioteca Comunale ha sede nell’antico convento trecentesco di S. Francesco – parte del più ampio complesso omonimo – ampliato e mutato nell’aspetto dai lavori condotti dal 1749 al 1762 in particolare dall’architetto bolognese Alfonso Torreggiani e poi dall’imolese Cosimo Morelli.

Alla loro opera si devono lo scenografico scalone di accesso al primo piano e la raffinata Aula Magna – destinata a raccogliere l’antica biblioteca conventuale – affrescata da Alessandro Della Nave e Antonio Villa con decorazione illusionistica raffigurante una balconata con lucernai, e con parti in stucco e finti marmi.

Questo è il cuore più antico della biblioteca, e raccoglie circa 13.000 volumi tra cui alcune rarità bibliografiche e testimonianze uniche della storia imolese. Alla fine del secolo XVIII, al tempo della soppressione napoleonica dei conventi, le biblioteche degli ordini religiosi furono confiscate dal governo e quella di S. Francesco, più ricca e spaziosa, acquisì tutte le altre librerie religiose cittadine. Nel 1811 la Libreria di S.Francesco divenne stabilmente municipale e per tutto l’Ottocento e il Novecento si arricchì dei lasciti di privati cittadini che donarono collezioni pregevolissime.
 
Oggigiorno la Biblioteca Comunale può contare su di un patrimonio di circa 450.000 volumi, di cui 80.000 antichi, ed i recenti lavori di restauro hanno permesso di aprire al piano terra ampie sale ‘a scaffale aperto’ dedicate alla narrativa italiana e straniera, alla saggistica, alle guide di viaggio, alle riviste e ai quotidiani.
La Sala Archivi è riservata allo studio di manoscritti, libri rari e documenti d’archivio.

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