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IMOLA: CITTÀ A MISURA D'UOMO
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Montericco

Lo scavo archeologico condotto dalla Soprintendenza Archeologica in occasione della costruzione dell’Ospedale Nuovo di Imola in località Montericco, ha portato in luce una delle più importanti necropoli riferibili alle popolazione “umbre”, che tra VI e V secolo a.C. si insediarono nel territorio romagnolo.
Le 77 tombe, del tipo a inumazione distesa entro fossa (spesso anche con residui di cassa lignea), erano raggruppate – come avviene in altre necropoli italiche – a formare alcuni distinti ‘circoli’, della consistenza di alcune decine di tombe, ciascuno dei quali verosimilmente corrispondente a una famiglia o a un parentado. I corredi deposti con i defunti comprendevano, oltre a vasellame e a fibule per la chiusura della veste, anche armi, deposte nelle tombe maschili, e ornamenti e utensili per la filatura, esclusivi invece di quelle femminili.
La tomba di maggiore rilievo è senz’altro la n. 72, riferibile a un capo guerriero seppellito con un elmo, vasi di bronzo, alari e spiedi, un cinturone di bronzo, ornamenti d’argento, ben ventuno punte di lancia o giavellotto, tre coltelli, e infine due vasi a figure nere importati dalla Grecia: un’oinochoe e una kylix, ovvero una brocca e una coppa legate al consumo del vino.

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